• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

martedì 12 gennaio 2010

Montanita










Montanita
Se mi avevano avvertito sulla festosità del paese, mai me la sarei aspettata cosi’, il paesino non ha nulla di speciale, anzi non ha proprio nulla, solo alcuni posti molto economici per desayunare, almuerzare e mierendare a solo 1 . 50 usd …un piatto enorme di ..riso, pollo o pesce fritto, zuppa e una bibita chimica !!!!yehhhh ..però buono, certo non si può mangiare tutti i giorni ma non è male.
A Montanita sono capitata in un ostello”Il centro del Mundo” vista mare, dove ogni sera ci si riuniva per ammirare i fantastici atardecer!! e dove ho avuto la fortuna di incontrare gente fantastica.sono stata fortunata perché era volevo passare un bel natale e cosi’ è stato…era la prima navidad che passavo al caldo e faceva molto strano vedere gli addobbi di natale con 35 gradi…

Il cenone del 24 è stato a base di Agua Ardiente e di cumbia colombiana, non male devo dire…
Sono rimasta anche per il capodanno e le persone e altri volti e altre nazioni hanno riempito il paese e l’ostello, salutati i pachero l’anno nuovo è iniziato tra salsa, cumbia e antibiotici dato che ero un pò malaticcia, forse provata dalle poche ore di sonno…



A capodanno è usanza bruciare “Il Vecchio” quindi ogni famiglia, ostello ( anche noi avevamo il nostro) brucia un pupazzo pieno di petardi , vestito con abiti vecchie oggetti vari, anch’io ho messo una mia maglietta sul pupazzo come buon ausppicio per l’anno nuovo.Alla mezzanotte c’era lo spettacolo dei falo alimentati dai pupazzi, i fuochi d’artificio e i surfisti locali che si cimentavano cavalcando le onde alla luce della luna..fantastico









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