• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

venerdì 22 gennaio 2010

Lima





Lima è una capitale dall’aspetto di capitale, con il palazzo del governo che sovrasta la grande piazza,
ci sono negozi, un traffico pazzesco e un supermercato con tutto, era molto che non incontravo un supermercato con tutto!!
A Lima ho salutato i comaschi e sono finita in un bellissimo ostello in centro storico abitato anche da tre tartarughe che hanno preso l’abitudine di fare la cacca davanti alla porta del mio dormitorio.
La cosa bella di Lima è che nei giorni in qui c’ero era la festa nazionale e quindi ho assistito alla parada delle popolazioni peruviane, con musica e balli.C'era anche una fiera gastronomica con prodotti locali, patate ( ne hanno 100 tipi) frutta e prodotti a base di foglie di coca come il te, biscotto e persino il panettone!!
La prima sera ho incontrato dei couchsurfer e insieme siamo stati al parco dell’ Agua e poi ad un centro sociale peruano con musica dal vivo, molto carino stile Berlino.
Se in Lima ci fossi restata solo i 2 giorni mi sarebbe potuta anche piacere, peccato che uno sciopero dei bus mi ha costretto a rimanere ben 5 oltre la data prevista. Tra le altre cose un’indisposizione intestinale mi ha impedito di godermi a pieno la città…ma forse non ne valeva la pena.

martedì 19 gennaio 2010

Huaraz, 3000mt



Huaraz
Per qualche ragione strana sono arrivata in questo paesino di montagna a 3000 metri!!! Il paese è circondato da delle montagne altissime e bellissime, La Cordillera Blanca. Finalmente qui ho visto le donne con i vestiti tradizionali, il cappello, le lunghe trecce annodate da fiocchi , gonne ampie e calzettoni.
Ovviamente non ho fatto neanche il più semplice dei trekking, un po perché la mantagna a me piace vederla dal basso :) , un po’ perche la mancanza di ossigeno mi rendeva fiacca e con un mal di testa perenne, invane le foglie di coca, la montagna mi respinge verso il livello del mare.
Lima , mi ha visto arrivare, con diarrea del viaggiatore e con emicrania d’ altura…non male devo dire!

lunedì 18 gennaio 2010

Trujillo

Trujillo

La cosa più bella di Trujillo era l’ostello dove ero, molto carino con amache sul retro , peccato che la proprietaria amasse i gruppi peruani flautisti…pessimo risveglio nella mattina.
Qui ho mangiato il mio primo Cebiche, pesce crudo marinato con un molto limone, ma quello che ho mangiato aveva troppo peperoncino…credo che il cebiche non mi piaccia…credo anche che mi abbia procurato degli scompensi intestinali.
I Bus in Peru sono come degli aerei, puoi scegliere tra diversi tipi di sedile, c’e addirittura il salone vip,
c’e l’hostess che da indicazioni sulle uscite di sicurezza e ti danno uno Snak e una bibita e se sei fortunato non di danno da bere la bevanda preferita, la Inka Cola, bibita gassata color giallo Fluo dal gusto di big babol ..orribile, e i bus come gli aerei a volte cadono!

Perù, Mancora




La prima tappa del Perù è stata Mancora, città molto turistica, niente di speciale, la spiaggia era abitata da strani insetti che mi s’impigliavano nei capelli e ci rimanevano contro la mia volontà, questi insetti avevano anche il gusto di pungere…me ne sono accorta dopo una serata in un barettino sulla spiaggia in compagnia dei comaschi, di un’argentina e di un brasiliano molto logorroico.
Il cibo peruviano è di sicuro più vario di quello ecuadoriano,
qui c’e la Papas rellena, buonissima patata ripiena di pollo, olive, uova e il Churro, frittellona ripiena di dulce de leche o crema di arachidi..una bontà.
In Perù ascoltano meno musica , suonano più il flauto… già prima di arrivare, mi immaginavo i Peruani che con il flauto per strada suonavano Titanic..un incubo..invece no..non ancora.
Mancora potrebbe sembrare simile a Montanita, ma essendo più grande e con meno gente locale è senza fascino.

mercoledì 13 gennaio 2010

Cuenca















Cuenca
Dopo 10 giorni di fiesta sono arrivata nella tranquilla Cuenca, città coloniale patrimonio dell unesco ricca di negozi con delle belle chiese.
Qui ho aspettato la coppia di como, L’Ale e la Katia per proseguire poi verso il peru insieme.
Il 6 gennaio , a Cuenca si è festeggiato il carnevale, grottesca parata di carri spartani, per lo più una burla contro i politici sud americani, e la città che fino ad ora mi era parsa tranquilla inanimata si è rivelata piena di gente festosa … sembra un po’ tratto da un libro di Garcia Marquez…è che sto leggendo Cent’ anni di solitudine e un po’ mi influenza lo stile…: ) , anche qui il piatto forte è il menù da 1,50 Usd, sopa, arroz,pollo e bibita, se sei fortunato anche un dolcetto.Trovare un caffè decente impossibile, solo a Montanita avevo trovato un bar che faceva il coffee con la Moka, lo pagavo come un pasto però…

L’ecuador ha un leggero problema con l’acqua e l’eletricità, in tutto il paese viene tolta o l’acqua o la corrente, se sei fortunato non capita mentre sei insaponato o in una giornata dove tutti hanno defecato…mi sembravano i bagni toys toys del Pistoia Blues…

martedì 12 gennaio 2010

Montanita










Montanita
Se mi avevano avvertito sulla festosità del paese, mai me la sarei aspettata cosi’, il paesino non ha nulla di speciale, anzi non ha proprio nulla, solo alcuni posti molto economici per desayunare, almuerzare e mierendare a solo 1 . 50 usd …un piatto enorme di ..riso, pollo o pesce fritto, zuppa e una bibita chimica !!!!yehhhh ..però buono, certo non si può mangiare tutti i giorni ma non è male.
A Montanita sono capitata in un ostello”Il centro del Mundo” vista mare, dove ogni sera ci si riuniva per ammirare i fantastici atardecer!! e dove ho avuto la fortuna di incontrare gente fantastica.sono stata fortunata perché era volevo passare un bel natale e cosi’ è stato…era la prima navidad che passavo al caldo e faceva molto strano vedere gli addobbi di natale con 35 gradi…

Il cenone del 24 è stato a base di Agua Ardiente e di cumbia colombiana, non male devo dire…
Sono rimasta anche per il capodanno e le persone e altri volti e altre nazioni hanno riempito il paese e l’ostello, salutati i pachero l’anno nuovo è iniziato tra salsa, cumbia e antibiotici dato che ero un pò malaticcia, forse provata dalle poche ore di sonno…



A capodanno è usanza bruciare “Il Vecchio” quindi ogni famiglia, ostello ( anche noi avevamo il nostro) brucia un pupazzo pieno di petardi , vestito con abiti vecchie oggetti vari, anch’io ho messo una mia maglietta sul pupazzo come buon ausppicio per l’anno nuovo.Alla mezzanotte c’era lo spettacolo dei falo alimentati dai pupazzi, i fuochi d’artificio e i surfisti locali che si cimentavano cavalcando le onde alla luce della luna..fantastico









ecuador,Quito




Il viaggio in ecuador inizia nel migliore dei modi, incontro una ragazza messicana alla frontiera e facciamo il viaggio insieme, fino a Quito, la fredda e umida quito, mi sembrava di essere a casa a novembre , periodo delle nebbie; appena arrivate giro per la città , nel centro storico, per la Calle Ronda, carina viuzza coloniale ristrutturata, piena di localini e negozietti , dove ad ogni angolo si vende il “Canelazo” bevanda calda fatta con succo di naranjilla (frutto simile al caco ), cannella e Agua Ardiente (distillato di canna da zucchero) per chi la volesse alcolica.
L’ostello è nella zona Mariscal, tutto in ecuador si chiama, o Mariscal Sucre o Bolivar..hanno la passione per i rivoluzionari…avevano…qui c’e il dollaro statunitense…quando paghi qualcuno controllano sempre le banconote dicendo che i colombiani spacciano banconote false….poveri colombiani…eppure tutti quelli che ho incontrato mi han fatto una bella impressione…invidia tra popoli.
A Quito sono rimasta 5 giorni, gli ultimi in compagnia di alcuni italiani un sardo, un veneto e un toscano ((sembra una barzelletta) che mi hanno suggerito la tappa successiva , sulla costa pacifica e infatti Montanita è dove mi son diretta.

sabato 9 gennaio 2010

colombia


Dopo una settimana al mare ho sorvolato il panama...volevo vedere il canale dall alto ma il cielo non era limpio e sono atterrata nella caotica Cartagena...bella, la prima notte l'ho passata lontana dal centro nella zono più "sicura" della città, ma la meno Cartagena....non Colombia, perchè Cartagena è una città a sè.La zona del getzemani non sarà la più sicura ma basta non girare di notte da soli...come in tutte le città del resto, però è carina e vicina alla città vecchia.A Cartagena mi son re-incontata con una coppia di Como che avevo incontrato a tulum ad antigua, durante il viaggio capita di reincontrare le persone e questo mi piace ecome se si fosse a casa e camminando incontri amici..












Non sò bene perchè non ho voluto fare la zona nord della colombia, comunque mi son diretta a Meddelin...grande città, nulla di speciale, a parte la statue di Botero sparse quà e la.Dopo la città mi son spostata nella zona cafetere della colombia, la cosa buona della colombia oltre alla gente che è fantastica e che in ogni ostello c'e il caffè chiamato tinto, gratis...ed è buonissimo!!!Salento nel cuore della zona cafetera è un paesino piccolo , pulito con gente mui amable.Con una fretta inaspettata , fermandomi solo a Pasto per spezzare i due giorni di viaggio sono uscita dalla Colombia..

lunedì 4 gennaio 2010

inizio







il viaggio è iniziato veramente 2 mesi fa...ma mi son persa per strada, piccolo riassunto sperando di non tralasciare nulla.
tutto è iniziato a Tulum in mexico, 10 giorni rilassanti con un mare stupendo, l'entrata in Guatemala non è stata delle migliori, perchè le pulci hanno iniziato a perseguatarmi per tutto il mio soggiorno, segno che il Guatemala non era il mio stato.
Dopo aver visitato Flores e Tikal (Palenque è più carina, più intima) mi son fermata ad Antigua 3 settimane, nei mio planning iniziale in Guatemala dovevo rimanerci m minimo 3 mesi....ma si sa le cosa cambiano...il bello di non aver scadenze è proprio questo, si può cambiare idea da un giorno all altro. Antigua è proprio una bella città, ho letto il libro della Serrano , Antigua vita mia, una versione molto romantica della città ma nel contesto ci può stare...
Dopo la coloniale Antigua e dopo 2 giorni di bus sono arrivata a san jose, Costarica, la capitale bruttissima...fuggita velocemente ho visitato alcuni paesi in centro Costarica, Heredia, San Ramon, ospite da alcuni couchsurfer eccezionali..mi son divertita tantissimo,ho visitato la selva con cascate episcine naturali... La voglia di mare mi ha portato nella penisola nicoya, a Montezuma, piccolo paese di artigiani ed ex e nuovi hippy ...il mare e la spiaggia non erano un gran che , e il caldo umido e soffocante...ho visto il mio primo armadillo!!! e nel bar dove facevo colazione le scimmiette cercavano sempre di rubarmi il mio pan de banano...maledette!!!io e gli animali siamo due cose a parte....