• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

lunedì 24 maggio 2010

Buenos Aires

Buenos Aires
Buenos Aires, proprio di buona aria non è, ma di buona onda si! Città aperta 25 ore su 24, nel senso che ha da offrirti di più di quello che cerchi, a ogni ora e per tutti i gusti. La città è divisa da quartieri e ognuno ha una particolarità, il quartiere Palermo, turistico con ottimi ristoranti, il quartiere Boca, dove c’e anche lo stadio, il più pericoloso, San Telmo, dove la domenica le vie e le piazzette si riempiono di ambulanti, si insomma artigiani, e s’improvvisano spettacoli di Tango, ho assistito a una gara di Tango e Milonga, che è come il Tango ma un po’ più acrobatico, uno spettacolo da non perdere. Ci sono poi molti locali che hanno un palco dove Attori di teatro propongono i loro spettacoli e molti sono alla gorra, ossia, non si paga per vedere lo spettacolo ma si raccoglie il denaro nel cappello a discrezione dello spettatore.
L’idea iniziale era di fermarmi a Buenos Aires per un po’ di mesi, affittare una stanza o lavorare in un ostello…ma ho cambiato idea. Sono stata ospite da tre diversi Couchsurfer, l’ultimo è stato Pablo e mi ha tenuto ospite un mese, ragazzo impegnatissimo, frequenta due università e suona la zampogna, sono andata anche a vedere un concerto del suo gruppo, composto da fiati e cinque zampogne, era la prima volta che sentivo questo strumento in Valzer e altro che non fossero canzoni di Natale. Buenos aire mi ha tenuto buona compagnia, non ci vivrei però e non ci starei più di due mesi, giusto mi serviva una pausa, un posto con buona compagnia e con arte da respirare per un po’. Le persone si sono susseguite tra un concerto e l’altro tra un mate e l’altro, la cultura del mate è un po’ rappresentativa dell’argentina, il mate si divide, tutto si divide, un rituale semplice ma preciso che può essere dolce o amaro, come le cose da compartire. C’e una cosa che limita le varie opportunità di svago che una città offre, il vile ma utile denaro, che a pensiero degli Argentini, io, in quanto europea non dovrei aver problema, ma io, in quanto priva di entrate economiche, sì, la fortuna vuole che BA ha molto da offrire anche gratuitamente o alla gorra ma nell’ultimo caso si può anche sorvolare. Alcuni mi chiedono come posso fare a viaggiare molto senza lavorare, chi mi conosce sa che anche quando ero in Italia, ero sempre al risparmio calcolando l’euro, ecco faccio lo stesso, e anche di più, e devo dire che non sto spendendo molto, il mio budget è di 200 euro al mese, e quando esco dal budget corro hai ripari, lasciando lo stato che mi costa molto, cosa che ho fatto per il Costa Rica e a malincuore con la Colombia, la fortuna vuole che in Argentina ci siano molti Couchsurfer e vivendo in una casa e avendo la possibilità di cucinare si risparmia, il denaro per la maggior parte dei casi è servito per gli spostamenti, tranne che in Bolivia, ma la Bolivia in quando a costi è un paradiso!!
I primi sette mesi del viaggio sono trascorsi alcune cose rimarranno altre se ne andranno, la cosa più emozionante che ho visto in tutto il viaggio sembrerà una banalità, ma la prima volta che ho visto La Via Lattea è stato come vedere le stelle la prima volta! Un amico ha scritto questa citazione “A good traveler has not fixed plans, and is not intent on arriving “. Ho deciso di inseguire l’estate per un po’, l’ultimo periodo mi ha visto alla preparazione del mio prossimo stato.
http://www.youtube.com/watch?v=uEAq4c5h2Vw&feature=related