• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

mercoledì 22 settembre 2010

messicoDF

Messico e nuvole e direi che dall’alto è la prima cosa che mi è venuta in mete, sotto le nuvole, l’immensa Città del Messico, in Messico ci sono già stata e nella capitale anche ma solo per tre giorni, e devo dire che in due settimane stavolta l’ho
vista meglio, sicuro che non ci vivrei però!
Qui sono stata ospite da una ragazza messicana, le messicane di tutte le età si truccano molto, sono rimaste un po’ allo stile anni 70, vogliamo avvisarle che l’azzurrino non usa più, così come le sopraciglia alla rondine e vade retro alla pelle lucida e a proposito di pelle qui l’acne pullula, non solo tra gli adolescenti e non so se è per i grassi che ingurgitano o per lo smog. Città del Messico, chiamata DF, chiamata Chilangolandia, città festosa, immensa. DF come NY, una metropoli culturale con tanto da offrire e con topi per la strada, DF come Milano con i locali e festini della gente “Bene” e mendicanti per starda,DF come Cartagena meno affascinante ma con lavoro per tutti i Narcos, DF come La Paz un mercato a cielo aperto e il profumo di mais sostituisce l’odore dei feti di lama putrefatti.
Dopo i tre mesi di civile comodità negli States, sono ritornata alla carta igienica nel cestino, all’acqua non potabile, alla pessima connessione Internet, sarò diventata troppo comodamente civilizzata?
Che cosa definisce uno stato civilizzato! Possibilità di studiare gratuitamente? Buoni pasto per tutti? Ops sto parlando di Cuba! Uno stato che di sicuro necessita una visita, non ne parlo finché non ci vado, mi han detto poi che potrei passare per cubana! Io la vedo dura, vabbè che mi scambiavano per Boliviana di Santa Cruz! ! Se tolgo i buoni pasto e metto cure mediche e medicine gratis parliamo invece dell’ Argentina, quando parliamo invece dell’Italia aggiungo che a scuola ti devi portare la carta igienica e se sei di Adro è verde e mentre la fai il Senutur ti guarda!
Qui nel DF, ho fatto molto, tra cui volontaria in una giornata di conferenze e sia ben chiaro che ha stimolarmi sono stati la presenza di Koffi Annan e Lerry King non certo caffè, bibite dolci di ogni tipo a ruota libera tutto e dico tutto il giorno e se questo non mi voleva convincere anche il pranzo gratis. Essendo vicino il Bicentenario (festa della liberazione dagli spagnoli) tutto o quasi ha i colori della bandiera, quindi un po’ mi sembrava di stare in una Little Italy stile Messico e anche qui come a BA, mi son vista le sfilate per il Bicentenario, con carri e maschere che rappresentavano la storia del Messico e come si suol dire Tanta Robba! Dagli aztechi alla Samba, dalla lotta Giaguari e Puma al Santo, famoso lottatore wrestling messicano, venerato quasi come un Dio. Citazione per il museo di Frida Kahlo, non per il museo in se ma per Frida.
Cada (tic-tac) es un segundo de la vida que pasa, huye, y no se repite. Y hay en ella tanta intensidad, tanto interés, que el problema es sólo saberla vivir. Que cada uno lo resuelva como pueda.”

sabato 4 settembre 2010

Boston

Ma quant’è bellina Boston?
Ed Harvard poi? Li sono tutti fighi, giovani, belli e vestiti bene. Il campus mi ha accolto bene, gelato gratis per tutti! Si ok solo per gli iscritti ma sai com’è, la parola gratis è un richiamo troppo forte. Ho scordato di menzionare che qui, nei bar, ti danno il refil, cioè paghi una volta la bevanda (soda) e poi ti riempiono il bicchiere gratis, la prima volta che l’ho scoperto mi son bevuta 4 limonate…l’acqua manco a dirlo è gratis e il rifil del caffè (tazzona da 4dl) sono 50 cents.
La città dei viali, delle piazzette ombreggiate per leggere un libro della Little Italy pulita e ordinata.
Sono stata nella zona irlandese e con alcuni Cs siamo finiti in un bar con Guinness economica e con seminterrato per fare a botte, tipo Fight Club, i clienti tipici del bar basso ceto ma cordiali e gentili.
Il ragazzo che mi ospitava accoglieva tutti i Couchsurfer all’ultimo minuto, quindi in una settimana ho diviso il salotto con una cinese ….non vorrei ripetermi ma i cinesi a me proprio non piacciono, questa poi, pur vivendo da 4 anni in Canada, è ancora convinta che la Cina sia lo stato più bello al mondo e libero. Il Governo gli fa proprio il lavaggio del cervello, ho tentato di iniziare qualche conversazione ma nulla, son sicura che lei è convinta che il Tibet sia della Cina..questo gli insegnano e a questo credono. Poi ci son stati due francesi..anche qui mi limito, e infine una che era troppo ubriaco per andare a casa. L’ultimo giorno l’ho passato sorseggiando caffè e leggendo un libro ad Harvard, cenando con un caro amico e bevendo birra con i Couchsurfer.
We all leave another. We die, we change. It’s mostly change. We outgrow our best friends; but if I do leave you, I will have passed on to you something of myself, you will be a different person because of knowing me. It’s inescapable.