• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

martedì 20 aprile 2010

Cordoba

Cordoba
Cordoba, è una città universitaria, si potrebbe paragonare alla Bologna Italiana ma notevolmente più brutta, priva di fascino, però con molta vita notturna, in Cordoba è famosa la musica Quartetto, una specie di cumbia però molto veloce. Qui ho contattato un Cs Samuel, che divideva la casa con Seba altro Cs, appena arrivata la casa mi è piaciuta subito, soprattutto perché essendo arrivata al mattino alle 7 volevo solo dormire, e cosi ho fatto, ho dormito. Alla sera il vicino di casa ha organizzato una festa di compleanno nella casa e precisamente nel salotto, dove ero io…tutto normale tranne che per il fatto che qui in Argentina alle feste si va alle 2 o 3 di notte, quindi vi posso far immaginare fin che ora si è protratta la festa! Da tenere presente che gli argentini sono abituati a cenare alle 23 o 24 dipende, l’unica volta che ho partecipato ad una cena son stata male tutta notte, coliche…anche perché non è che cenano leggero, no, vanno giù di asado. La bevanda nazionale e che non può mancare a una festa è il Fernet con la Coca cola, e la coca non è che migliori molto il sapore del Fernet!e tutti rimanevano abbastanza stupiti quando spiegavo che in Italia non è proprio una bevanda comune soprattutto tra i giovani. Cordoba mi ha visto tre volte, e Samuel è sempre stato il mio couch, avevo una copia della chiave e potevo andare e venire a mio piacere. Sono stata visitare Alta Gracia, paese d’infanzia del Che popolare, con una delle molteplici case che gli ha dato i natali, questa in particolare è quella dove ha vissuto di più e come cimelio storico la famosa Poderosa, la mitica moto del Che, il paesello molto carino, pieno di villette con giardino, il Che non stava proprio male economicamente, ma quasi tutti i grandi rivoluzionari non erano poveri, senza cultura non si fa una rivoluzione, una guerra sì però!
Durante la seconda volta ho conosciuto la comunità Cs Cordobese, ho partecipato ad alcuni concerti in città e ad altre feste di compleanno, e mi sono riunita con i ciclisti, dato che li sto incontrando spesso li presento, Doug di Chicago, Stefen di Seattle e a questo giro si è aggiunta un'altra ragazza di Boston, Jenny. Insieme siamo andati a visitare al nord dell’Argentina nella regione di Missiones le cascate di Igua Azul, uno spettacolo mozzafiato! Devo dire che le 22 ore di bus, e il prezzo esorbitante è tutto meritato!
Con un gruppo di Cs, siamo andati anche a fare una gita in una località a due ore da Cordoba per vedere i Condor. Io odio camminare e questo si è capito, in montagna con zaino e vedo gelido…per vedere due Condor da lontano…non aggiungo altro, per fortuna la compagnia compensava tutto questo, se non fosse che non ho dormito per il freddo sarebbe stato perfetto e mi sa che in questo viaggio con tutte le ore di sonno che perdo mi stanno aumentano le rughe!

http://www.youtube.com/watch?v=KpiY999wHTM

Mendoza

Cambiare il piano del viaggio ormai non è più una novità e cosi per la pasqua Mendoza è stata la mia città.
Dovevo salutare la coppia comasca, che terminava il viaggio sud americano per proseguire in Australia, e mentre loro pagavano a caro prezzo nel vero senso della parola l’alloggiamento in Mendoza io, trovavo rifugio in casa di Cs, German e Diego, ambassador della città e festaioli di natura, quindi i comaschi avranno di me come ricordo molto assonnato. Il mio pranzo di pasqua è stato a base di gnocchi, gorgonzola e una valanga di noci! Molto italiano direi. Spettacolare, quasi quanto le cascate di Igua Azul! Mendoza abbastanza carina, si insomma le città qui si assomiglaino tutte! Sembra di stare nella periferia di una città italiana, sei lì che cammini e cammini e non arrivi mai al centro! Un ultimo saluto ai comaschi con la sicurezza che ci rivedremo prima o poi. Durante il viaggio s’incontrano persone di ogni tipo, persone interessanti con le quali si passono bei momenti, però poi le dimentichi, sono persone di passaggio, ce ne sono altre invece che restano, che ti lascino qualcosa e ce ne sono altre ancora che ti attraversano perché oltre che averti dato qualcosa se lo sono anche portato via.
http://www.youtube.com/watch?v=w1Puw1zJcKA&feature=related