• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

giovedì 11 febbraio 2010

Arequipa

Arequipa
Finalmente la fine dello sciopero mi ha fatto raggiungere la bella e fresca Arequipa, una città dove è bello fermarsi, un clima ottimo.
La gente peruviana devo dire che non brilla molto di gentilezza e intelligenza dal mio punto di vista, sarà che vivono in altura, sarà che da piccoli sono portati avvolti in stoffe soffocanti legati dietro la schiena e che prendono dei colpi alla testa…la mancanza di ossigeno influisce molto…ma questo è il mio punto di vista e se proprio vogliamo andare nello specifico anche in viso non sembrano molto svegli..sopratutti i tassisti che sembra non sappiano nulla a parte la piazza centrale e l’hotel da qui ricevono provvigioni. I tassisti sono solitamente il primo impatto in una città ed io vi rivolgo sempre domande su tutto, tempo, presidente in carica….e ovviamente la città natale del tassista la faccio diventare la mia preferita…è sempre meglio farseli amici..non si sa mai..e quando scendo dal taxi ringrazio sempre (per non avermi rapinato !!).

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