• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

*

*
“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

giovedì 11 marzo 2010

Tarija e il vino



Tarija e il vino
Dopo una breve sosta obbligatoria a Tupiza, la città dove leggenda dice siano morti Buch Cassidi e Billy de Kid, e dove sono stati girati alcuni famosi film western, non a caso i paesaggi intorno ricordavano molto il Far West e Gran Canyon compreso, ho viaggiato per la strada più brutta della Bolivia e per ora, del mio viaggio. I bus son solo di notte perché ci sono alcuni passaggi che sono meglio non vedere! Un peccato perché sicuramente il paesaggio meritava. Finalmente dopo tante rocce un po’ di verde nella bella valle dei vini di Tarija.Cittadina con ritmi molto tranquilli, con nessun turista all’orizzonte e per questo credo la gente molto più disponibile e gentile. Qui mi son incontrata ancora con i due ciclisti e insieme siamo andati in un villaggio vicino per la festa della vendemmia, essendo gli unici turisti eravamo fermati da molta gente, i due ragazzi sono alti e biondi, una rarità qua, non io che speso sono scambiata per Boliviana!é il primo posto dove in più di un negozio mi scambiano per commessa! E quando chiedo: ma ti sembro Boliviana? Mi rispondono: Si , de Santa Cruz. In questo paesello di nome El Valle, la festa consisteva nella vendita d’Uva, succo d’uva e naturalmente vino, le varie etichette fornivano anche assaggi per la degustazione. Sfortunatamente non accompagnavano con stucchini, ma la festa del paese forniva empanada e panini di ogni tipo. Il vino migliore eletto è stato La Concepion un cabernet souvignon del 2007, e c’è costato ben € 1, 70! Naturalmente c’è, stata l’elezione di Miss Uva e un concerto con i più famosi artisti Folk della zona.

2 commenti:

  1. bello bellissimo foto da poster

    RispondiElimina
  2. Buongiorno Veronica,
    Ti contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
    Vorrei farti conoscere il servizio Paperblog, http://it.paperblog.com che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. I tuoi articoli mi sembrano adatti a far parte di certe rubriche del nostro sito e mi piacerebbe che tu entrassi a far parte dei nostri autori.

    Sperando di averti incuriosito, ti invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti, domande o suggerimenti,

    Silvia
    Responsabile Comunicazione
    Paperblog Italia
    silvia@paperblog.com

    RispondiElimina