• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

domenica 21 marzo 2010

Argentina, Salta la linda




Salta
Tristemente ho abbandonato la super economica Bolivia e mi son diretta in Argentina, alla zona di frontiera mi sono imbattuta in uno sciame di moscerini che mi hanno lasciato delle punture orribili su piedi e sul collo..ma mi domando io..sul collo?? Ci sarà la pelle più tenera o scorre più sangue non so, sta di fatto che i moscerini argentini mi amano.
Il viaggio è durato tutto il giorno, al confine ho avuto la brillante idea di prendere un taxi condiviso diretto a Salta, un pazzo con un’auto truccata, che ha fatto tutto il viaggio a 200 Km/h con un motore scoppiettante e musica a manetta. Ogni tanto chiedevo di andare piano..diminuiva di dieci o venti, gli altri passeggeri non dicevano nulla, ma grazie alla super velocità, ho raggiunto la città in tre ore.
Salta e credo del resto tutta l’argentina, è abbastanza europea, ci sono automobili di ogni tipo, non solo vecchie macchine scassate come in Bolivia, la grande piazza è circondata da locali molto carini e finalmente dopo tanto ho ritrovato delle connessioni internet veloci, un buon caffè e il bidet.
La piazza è il principale ritrovo di studenti, la divisa femminile è composta da una super mini plissettata, sicuro che nelle scuole italiane sarebbe proibita, offesa alla pubblica decenza!Con gente dell’ostello sono andata a una “peńa”, sono come delle osterie che mettono a disposizione strumenti musicali, chiunque può suonare, cantare, ballare, molto carino, la maggior parte canta canzoni folkloriche argentine, tipo melodramma napoletano, ce ne sono varie qui a Salta, c’è poi una via piena di locali dove fanno musica dal vivo, con diversi stili, noi siamo stati a sentire un concerto Ska Saltegno.
Ho partecipato a un meeting Cs, a casa di un ragazzo Ale, eravamo in quindici abbiamo cucinato le impanada saltegne, che nulla hanno a che fare con quelle che si mangiavano in Bolivia, qui son più buone, io mi son occupata nel taglio di 3 kg di cipolle…senza piangere! Mi sono nuovamente ritrovata con i ciclisti statunitensi e insieme abbiamo festeggiato il S.Patrick’s day, ossia birra!Pare che questa festa irlandese sia festeggiata allegramente in tutta l’argentina, non mi pare che ci siano moti irlandesi qui, ma come si sa, ogni occasione è buona per far festa. Dopo aver bevuto il mio ultimo espresso nella città di Salta, ho preso il bus per Cafayate.

2 commenti:

  1. grande veroooooooo...ti seguiamo!!!!
    vai alla grande!
    bciuk

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  2. ciao mami sono bellissimi i tuoi piedi
    chi dice il contrario......

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