Sei Messicano se i cioccolatini sono al “Sapore “di cioccolato, se quando rompi una piñata, rubi i dolci ai bambini e piangi se la “Palleta Payaso” non capita a te!
Se aggiungi Chile, limone e sale a tutto, dalla zuppa, al cocco, dalle patatine al pane!
Sei Messicano se hai una pianta di limoni nel giardino, e anche se c e l’hai, rubi quelli del tuo vicino.
Sei in Messico se ti controllano il biglietto dell’Autobus, non perché non si fidano di te, ma perché il conduttore s’intasca i soldi.
Sei Messicano se hai la Visa per gli stati Uniti, perché vuoi andare a trovare tua figlia che vive la, ma alla frontiera non ti fanno passare, e ti accorgi che stanno costruendo un muro!
Sei Messicano se quando prendi l’autobus, la tua coperta ha dei disegni con animali, e come stuzzichino per il viaggio ti porti i Tamales .
Sei Messicano se a Natale mangi il tacchino e inviti un Italiana che non conosci a casa tua, la porti in giro per Queretaro con un amico che si chiama Akbal.
Sei Messicano, se vedi la stessa Italiana seduta sull’autobus e anche se non ti sembra magra, le regali dolci e bibite.
Sei Messicano se casa tua è sempre in costruzione e le luci di Natale rimangono tutto l’anno.
Sei Messicano se chi ha la pelle bianca, è un gùero, lo straniero è un pinche gringo e lo Chilango hanno corpo di Chile e cara de Chango.
Sei Messicano se l’odore delle tortillas appena sfornate ti ricorda la mamma, e se vai a mangiare da qualche zia non te ne puoi andare, se non hai finito il tuo tacos e no estas sola con Mazola!
Sei Messicano se il PAN non lo mangi, se agli incroci si passa Uno Uno, se Botanas non è una parolaccia, se il Chavo dell’8 rimane il tuo programma preferito e se sai tutte le canzoni di Cri Cri.
Sei Messicano se quando dici, “ahorita “,un gringo si mette a piangere! E Viva Mexico Cabron!
My mom said Mexico is dangerous.
Sí, está lleno de mexicanos. ( Babel )
- « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino
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