• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

lunedì 31 gennaio 2011

Malaysia,Malaccacacca

La Malaysia è un mix, indù, cinesi, cristiani, mussulmani e chi più ne ha più ne metta, tutti sotto lo stesso tetto, nessuno rivendica di essere arrivato prima ( o quasi ), tutti sotto lo stesso numero 1, Moschee accanto a tempi Indù nel quartiere cinese, e qui il quartiere cinese è più cinese della Chinatown di San Francisco, non posso dire più cinese della Cina perché non ci sono mai stata e via Paolo Sarpi ci fa un baffo! Sono arrivata a Malacca direttamente da Melbourne, senza fermarmi a Kuala Lampur, e come Guest House ho scelto una economica nel quartiere cinese, in una bellissima via tra bancarelle di cianfrusaglie, chicken balls, bandierine rosse e tempi con dragoni, di proprietà di cinesi, vuoi vedere che i cinesi infondo non sono cosi’ male?quasi quasi mi è venuta voglia di cina! Sto incontrando viaggiatori che hanno in corpo circa 500 euro in vaccini, o sto incontrando i viaggiatori sbagliati o mi prenderò il dengue, spero nella prima! ( il vaccino del Dengue tanto non c’è) Qui ho ritrovato i bus sgangherati , la sporcizia che ti si attacca addosso , acqua non potabile( io bevo circa dai 2 ai 3 litri al giorno) i tassisti che ti danno un primo tour della città e internet gratis, welcome at home! Mangiando un involtino primavera con sottofondo il Muezzin che prega sto pianificando il viaggio cercando d’ evitare i monsoni , perché qui quando piove , piove! Qui tutti cercano di rifilarmi una crema contro le lentiggini, inutile il mio tentativo di spiegargli che è solo mancanza di melanina, ora dico che sono chi ha le lentiggini fa parte di una razza non protetta , come quelli che hanno la fossetta o le creste illiache ( che anche io ho , nascoste tra i lipidi , ma le ho). Sono passata indenne al mio primo cibo da bancarella, cinese ovviamente, impastato amabilmente da mani di dubbia pulizia, tanto per ora ho ancora le goccie miracolose all’ estratto di pompelmo che mi ammazza i parassiti, purtroppo non riesco a trovare i semi di zucca, altro ammazza parassita.Ho trovato un quotidiano con notizie da tutto il mondo, ce ne era una anche dall’italia,c’è stata una manifestazione a Firenze e riporto qui lo slogan in primo piano, L’italia non è un bordello! Il primo ministro non ci rappresenta.I famigliari di Mubarak fuggono a Londra e l'egitto rimane in mano ai manifestanti vs Marina Berlusconi si compra un abito nuovo e l'italia rimane in mano a degli idioti, i soliti idioti.
Uno dei piaceri del viaggio è immergersi dove gli altri sono destinati a risiedere, e uscirne intatti, riempiti dell'allegria maligna di abbandonarli alla loro sorte.
Jean Baudrillard

1 commento:

  1. veri stai attenta a cosa mangi e bevi bacioni papi

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