• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

domenica 2 ottobre 2016

the mysteries of Blagaj

There is a place where the rocks are gray with streaks of orange, where the rock face is smooth and cold, and on top of the mountain there are cypresses that control that all is allright. In this  place  the vultures are protected and the donkey mother tries to escape from the advances of the donkey stallion. In this place everyone knows everyone and everyone knows you. This is their place, they have protected this valley and these mountains have protected them. In this place the coffee is made with water from the river Buna, the drink is rakjia or Pivo and the song is -crno vino crne oči- This place is Eko Center Blagaj. I came in a day of celebration, the feast of vulture, people started to drink and sing until the sunrise, just to make me understand how it works around here. My home for my entire stay was a container, a nice place and the only things  missing was a rug and a pair of curtains to make it more homie. The morning I was woken by the bells of the goats..... and here begins the first mystery of Blagaj.
People say that on top of the mountain there is a kind of cave, where lives a big man with a white jeep, what he does no one knows, because it continues to move back and forth either, usually goes on top with someone and then he returns alone, what happened to those who go with him I do not know, but I know that he does salami. The one that always comes back is Laza, perhaps because they start drinking and the big man forgets why he brought him up.That was the first Blagaj Mistery.
 Sometimes, when I went out from the container, I feel to be like those women in the United States living in a camper in the desert, in the middle of nowhere, with a  washing basin and the icy cold water of the river, luckily after a while I had the promotion and they handed me the keys of the place. I never appreciated so much the kettle.
Determined to face my fears, thanks to the confidence that a tall guide can give, I made the Via Ferrata, which is a climbing from the canyon, with iron ladders and iron curb. Assuming that I did a little effort and have been helped by Djevad, the mountain's gentle giant,  (he also a little wiser) I was very pleased by the landscape, even though I never watched it but I enjoyed every digging of rock.
And here the second mystery of Blagaj, the mystery of dead snails. It seems that in this canyon, come the snails in the process of dying, like the  elephants, soil covered by mellow empty snails or another logical explanation for hundreds of snail shells, is that Alen, 
come here at night to capture them and add them as a secret ingredient in his cooking dishes. Never ask the cook the recipe, you may be surprised.
The third mystery of Blagaj are, the Sanel glasses, I never saw him without, even at night, there are two hypotheses, wearing them as the status quo, in memory of bygone days when he spent nights at the Rave party, it is said that he has imported the Psyche Dance in Bosnia, or, the most logical explanation, that he has the view as the character of the Xmen,Cyclops and so it would explain the tables and in broken wooden benches, cut to precision.
In this multi-purpose center, I was introduced to climbing, on a fake wall. If before I boasted of having climbed 5b in Greece, on this wall I'm a duffer, I think they have done something wrong, they even arranged a competition of climbing and no one was able to get to the top, not even the most skilled climber in all Bosnia succeeded .
During the competition I was promoted to a higher level, official photographer, even if sometimes I was distracted, you know I was also part of the public relations.

From here I take with me, the onion soup cooked on the stove, the coffee with the sugar cubes, the laughter, the soothing silence, the melancholy songs, the water of Buna, the serious speeches and the funny ones, a copy of keys and the fourth mystery .... but Ado, what kind of job he does?



The human face is like the black box of the aircraft, records the feelings that have marked our lives.( Mauro Corona)




C è un posto dove le rocce sono grigie con delle striature arancioni, dove la parete è liscia e fredda, ed in cima alla montagna ci sono i cipressi a guardia che controllano che tutto vada bene. C’e un posto dove gli avvoltoi, sono protetti, dove mamma asina cerca a calci di sottrarsi alle avance dell’asino stallone. In questo posto tutti si conoscono e tutti ti conoscono. Questo è il loro luogo, l’hanno protetto e queste montagne li ha protetti. In questo posto il caffè si fa con l’acqua del fiume Buna, si beve rakjia o Pivo e si canta -crno vino crne oči-. Questo posto è Eko Center Blagaj. Sono arrivata in una giornata di festa, la festa del Condor, la gente ha iniziato a bere e ha cantare fino all'alba, giusto per farmi capire come funziona da queste parti. La mia casa per tutta la mia permanenza è stata un container, carino, gli manca giusto un tappeto e un paio di tende per renderlo più accogliente. La mattina venivo svegliata dalle campanelle delle capre, e qui inizia il primo mistero di Blagaj. Si dice che in cima ci sia una specie di Grotta, dove vive un omone con un jeep bianca, che cosa faccia non lo so, perché continui a passare avanti e indietro neppure, solitamente sale in cima con qualcuno e poi ritorna da solo, che fine facciano i poveri che vanno con lui non lo so, però so che fa salami. L’unico che ritorna sempre è Laza, forse perché iniziano a bere e l’omone si dimentica il perché l’ ha portato lassù in cima.  A volte quando uscivo dal container in sottoveste mi sembrava di essere come quelle donne negli stati uniti che vivono in camper in mezzo al deserto, in mezzo al nulla, lavandosi con il catino e l’acqua fredda gelata del fiume, per fortuna dopo un pò ho avuto la promozione e mi hanno consegnato le chiavi del posto. Mai ho apprezzato cosi tanto il bollitore dell’acqua. Decisa ad affrontare le mie paure, grazie alla sicurezza che una guida alta 1,95 può dare ho fatto la via ferrata, cioè una arrampicata tra il canyon, con scalette di ferro e cordolo di ferro. Premettendo che ho fatto un po fatica e son stata sollevata quasi di peso dal Djevad il gigante buono della montagna, tra l’altro anche un po saggio , sono stata molto soddisfatta dal paesaggio , che non ho mai guardato, ma ho apprezzato ogni scavatura della roccia.
E qui il secondo mistero di Blagaj, il mistero delle lumache morte. Pare che in questo canyon , si ritrovino le lumache in procinto di morire, come gli elefanti, il suolo ricoperto dalle casette vuote oppure un altra spiegazione logica per i centinaia di gusci di lumaca, è che Alen, venga qua di notte a catturarle per poi aggiungerle come ingrediente segreto nei piatti che cucina. Il terzo mistero di Blagaj sono gli occhiali di Sanel, non l’ho mai visto senza, neppure di notte, due sono le ipotesi, li indossa come status quo, a ricordo dei tempi passati quando trascorreva notti ai Rave party, si dice che lui abbia importato la Psyche Dance in Bosnia, oppure, la spiegazione più logica, che abbia la vista come Ciclope il mutande dei Xmen, e cosi si spiegherebbero i tavoli e le panche in legno rotti, tagliati alla precisione.
 In questo centro polivalente, sono stata introdotta all'arrampicata su finto muro.Se prima mi vantavo di aver arrampicato 5b in Grecia, su questo muro sono una schiappa, secondo me hanno sbagliato qualcosa, hanno persino organizzato una gara di arrampicata e nessuno è riuscito ad arrivare in cima, neppure il più bravo arrampicatore della Bosnia c’e l’ha fatta. Qui sono stata promossa ad un livello superiore, fotografa ufficiale, anche se ogni, tanto bisognava chiamarmi all'appello, ma sapete com è, facevo parte anche delle public relations. Da qui porto con me, la zuppa di cipolle cotta sul fuoco, i caffè con le zollette di zucchero, le risa, il rilassante silenzio,le canzoni melanconiche, l’acqua della Buna, i discorsi seri e quelli no, una copia delle chiavi e il quarto mistero....ma Ado, che lavoro fa?


Dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere. (da Nel legno e nella pietra)

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