• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

sabato 13 novembre 2010

Little Miss Adelita

Cosa c’e di più bello di una gita al mare a bordo di un furgoncino anni ’70 VW? Se ci aggiungiamo poi che i compañeros di viaggio sono un’argentina boluda, Sofia due messicani norteñi, los Lics un argentino brontolone, il Che Gerardo già si potrebbe dire che è ottimo , concludo in bellezza dicendo che la meta è una delle mie cittadine favorite quasi nel mondo, Mazunte, come non ci si può innamorare di un paesello che da nome alla farmacia Farmazunte. Abbiamo anche caricato due argentine bionde, una delle due mi chiamava “Gordi “( cicciottella)
da 1 a 10 quanto mi può stare simpatica?Le dieci ore di viaggio sono state piacevoli tra un mate e l’altro, pausa pranzo lungo un fiume e per la notte abbiamo accampato da abusivi in una Palapa sulla spiaggia. La cena amata dai messicani è composta da mais, fagioli e uova, se fosse per loro si mangerebbe cosi sempre..ovviamente accompagnati da tortilla de mais e innaffiate dalla Caguama, birrozzo da un litro, prende il nome dalla specie di tartaruga grande .
A Mazunte l’accampamento non è stato da meno, tenda all’ombra, uso del fuoco, doccia e vista mare e dato che ormai sono addict, wifi nelle vicinanze. Posso vivere senza telefono e tv ma una sbirciatina alle mail la devo dare, così solo per vedere chi mi pensa e sapere un po’ i fatti degli altri. Io sono stata la cocinera per tutto il tempo e non perché non volevo lavare i piatti ma perché un giorno di fagioli basta e avanza e devo dire che ci siamo trattati bene, pasta con camarones compresa! Deliziata dai complimenti culinari, mi han chiesto come faccio a saper cucinare bene e la risposta è stata che son nata mangiando bene, per questo gli italiani aprono ristoranti ovunque, cose semplici ma buone, l’ingrediente è tutto, olio d’oliva vale doppio. Cosa che non avrei mai fatto se fossi stata da sola un tour per vedere i delfini …e li ho visti! Tanti, tutti insieme, naturalmente con le mie super doti natatorie (chiederò il rimborso alle piscine di Chiari e all’istruttore idiota) io li ho visti da pochi metri, gli altri no, più agili ci hanno nuotato vicino vicino, però li sentivo, secondo me mi prendevano per il culo! Guarda l’umana gordita che non riesce a respirare con il boccaglio! Se vi prendo, vi faccio alla parilla! In realtà la carne di delfino è nociva, contiene Mercurio, io da piccola ci giocavo sempre (molti termometri rotti) e quando mi viene nella mano un termometro, vorrei romperlo per tenere il mercurio tra le mani. Mercurio, amianto, medicine ritirate dal commercio, i bambini degli anni settanta hanno degli anticorpi in più, parentesi amianto nella maggior parte del sud America è ancora in uso e abuso. Delfini, tartarughe in accoppiamento e pesci corallo, e se non fosse stato per il mal di mare sarebbe stato tutto perfetto, che non sono amante della montagna, si sa, ora anche il mare mi ostacola, il fiume Oglio l’ho quasi bevuto tutto da piccola, il lago è freddo, la campagna ha tanti insetti, la città mi chiude i pori della pelle, vabbè io rimango in macchina! E anche la gita fuori porta si è conclusa tra baci e abbracci con la speranza di incontrarli nuovamente lungo il cammino e come il finale di Little Miss Sunshine non importa quanto diversi siamo, siamo una famiglia e dopo una cassa di cauama ancora di più.
Ovviamente non potevo lasciare il Messico senza
fermarmi ancora a San Cristobal per festeggiare nuovamente con Los argentinos il mio farewell.Un arrivederci al continente americano tra empanadas, hot dogs y tamales, tra pinche mexicano, fucking gringos y boludos argentino, tra cumbia e salsa tra Caguma y Goose Island.
Forse il mio ambiente è l’aeroporto poiché per raggiungere il prossimo continente, ci passerò due giorni e l’aeroporto di Auckland è il migliore, si dorme comodi e ti danno ilo Toblerone e JB gratis!
I think I need to find a bigger place 'cos when you have more than you think
you need more space