• « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » I.Calvino

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“Non mi interessa quello che fai per vivere. Voglio sapere che cosa brami – e se hai il coraggio di sognare di incontrare ciò che il tuo cuore desidera. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare un pazzo – per amore – per i tuoi sogni – per l’avventura di essere vivo.”

venerdì 27 agosto 2010

New York


La città che non dorme mai, stare NY è come essere in un film, ogni angolo ti ricorda qualcosa, camminando vicino al ponte di Brooklyn ho intravisto un angolo della città che mi ha riportato alla mente uno dei miei film preferiti, C’era una volta in America.
Tutte le volte che prendevo la metro, simile a quella di Milano, cioè sporca, mi aspettavo che uscissero da qualche angolo un gruppo bande di ragazzi ballando, forse troppo da film cosi.
New York e così come te la aspetti, la conosci pur non essendoci mai stato, la statua, il ponte, il parco, le gru, si vabbè, la statua della Libertà, il ponte di Brooklyn, Central Park, Ground Zero, gli hot dog per strada, i taxi, i bei quartieri residenziali, quartieri normali e quartieri poveri. Per strada vedi la famiglia Robinson e le ragazze di Sex in the City . Una moltitudine di razze di ogni colore. Il primo Couchsurfer era anche il proprietario di un ostello, quindi mi son fatta una settimana gratis a Brooklyn. L’ostello mi piace, c’e sempre una bella atmosfera festaiola ma rilassata, e sarà che gli italiani si muovono solo ad agosto e che NY piace, ne incontravo a ogni angolo, si riconoscono da lontano per come son vestiti, con particolare attenzione all’accostamento dei colori, e con un accento improponibile, sarà che ora che parlo meglio l’inglese me ne vanto un po’ e li derido e lo faccio spesso e con gusto! Nell’ultima settimana sono stata ospitata da una ragazza con una famiglia di matti, è stato divertente. A proposito l’operazione Amish purtroppo è fallita. Sarà per la prossima volta.
NY è bella ma non ci vivrei, e ci ritornerei solo perché ho conosciuto bella gente, e ci sarei rimasta di più solo per uscire con loro.
All’inizio mi meravigliava che nella metro ci fosse più Afroamericani (politically correct) che Caucasici (bianchi) poi uscendo con quest’ultimi, mi son resa conto che loro prendono il Taxi!

Non sono salita sull Empire State Building, neanche mi ci sono avvicinata a dire la verità, qualcuno ha osato dire che NY vista dall'alto potrebbe essere la cosa più bella di questo viaggio e me la son persa..e pensavo: Grand Canyon, salar delle Uyuni,vulcano Pacaya, Igua Azul,gita in barca sul lago Michigan al tramonto....non ho aggiunto commenti.
Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma. Bruce Chatwin

mercoledì 11 agosto 2010

Chicago



Chicago ha il mare, cioè ha un lago che è talmente grande che sembra il mare, con spiaggia, campi da beach niente racchettoni ma gente super sportiva che corre per il lungo lago.
I grattacieli si affacciano sulla città e si rispecchiano nell’acqua, un fiume poi la attraversa, stile Venezia, però non cosi vecchia, e diciamo che i canali come tutte le cose qui negli stati uniti sono più grandi.
L’estate è piena di eventi e di festival musicali, ogni settimana ha il suo. Sono stata al festival italiano a little Italy, Italia all’ennesima potenza con Inno alla mafia versione Turistica.
C’e un parco immenso nel centro della città che fa le veci della piazza, dove ogni pomeriggio fanno dei concerti di musica classica o Jazz.
Con alcuni Couchsurfer ho partecipato ad alcuni eventi, tra cui il critical mass, tutti in bici per le vie di Chicago in mutande..e ovviamente non mi sono tirata indietro, tanto non mi conosceva nessuno, veramente io ero in costume, però è l’idea che conta no?’2000 persone in giro a serpentone per la città a bloccare il traffico. Fortunatamente sono riuscita anche e recuperare una bici cosi me ne vado in giro per la città in vero stile Chicago.
Qui ho provato la pizza tipica, buona, ma io proprio pizza non la chiamerei, direi torta al pomodoro ripiena.
In città mi son fermata abbastanza per assaporarne ogni angolo, visita con degustazione in una birreria artigianale, 5 $, tour in bici per i ristoranti della città 30$, concerti vari, tra cui Bluegrass con banjo e mandolino di contorno, 5 $, giro in barca per il lago, gratis, incontri con vari Cs, gratis, festa rinascimentale brutta copia del medioevo europeo con gladiatori al seguito…c’erano anche alcuni pirati ma che si amalgamavano certo meglio dei centurioni romani, 10 $. La vista dal grattacielo più alto di tutta la città non ha prezzo.
Sono stata ospitata per tutto questo tempo da Douglas il ragazzo Couchsurfer che avevo incontrato in sud America, che mi ha introdotto ad amici e amici di amici, quindi ogni giorno avevo qualcosa da fare. Le spese qui hanno avuto un’impennata che ancora non ho realizzato, le voglio avere come sorpresa..Sorpresa Lei ha finito i soldi! Ho provato anche a richiedere un visto per fermarmi in città qualche mese in più ma come già mi avevano risposto nelle mails..Lei deve lasciare gli stati uniti a scadenza del suo visto…permalosi!
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più ti aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti. Italo Calvino